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2024 0-9 z y x w v u t s r q p o n m l k j i h g f e d c b a

Stelvio Cipriani - Sono stato un agente CIA (Original Motion Picture Soundtrack) '2020

Sono stato un agente CIA (Original Motion Picture Soundtrack)
ArtistStelvio Cipriani Related artists
Album name Sono stato un agente CIA (Original Motion Picture Soundtrack)
Country
Date 2020
GenreSoundtrack
Play time 00:34:02
Format / Bitrate Stereo 1420 Kbps / 44.1 kHz
MP3 320 Kbps
Media CD
Size 206 MB
PriceDownload $1.95
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Tracks list

       Funk, pallottole e antiche rovine. Il groove della partitura di Stelvio
Cipriani e un insolito film di spionaggio, ambientato in Grecia, una location
abbastanza inedita. “Sono Stato Un Agente CIA” (1978), diretto da
Romolo Guerrieri, narra la storia di un ex agente della Central Intelligence
Agency statunitense, Lester Horton (David Janssen), che prova a fare buon uso
dei suoi trascorsi per scrivere una serie di testi infuocati sulla prostituzione
e sul traffico di stupefacenti.

DESCRIZIONE
La pellicola prende il via ad Atene, con l’uomo intento a raccogliere
materiale per i suoi libri: dalla sua camera d’albergo è fotografare
alcuni spacciatori per strada. Lester Horton segue, poi, il venditore di tappeti
persiani Mehmet (Dimitris Ioakeimidis), detto ‘il turco’, che
utilizza la sua attività come copertura per lo spaccio. Mehmet è
assassinato all’interno di un cinema a luci rosse. Un evento che spinge
Lester Horton ad allargare lo spettro delle sue indagini, oltre le attività
della malavita locale.
Lo scrittore scopre che c’è la CIA dietro la sua esecuzione ed entra
in conflitto con il suo vecchio datore di lavoro, Maxwell (Arthur Kennedy),
pronto a ostruire le sue ricerche, così come avvenuto in passato.
L’intricata vicenda è complicata dalla morte a Rodi del migliore amico
dello scrittore, l’agente John Florio (Maurizio Merli), dipendente
dall’eroina, che ha sposato la sua ex fidanzata, Anne (Corinne Cléry).
John Florio non è stato, però, eliminato a causa del suo vizio.
Prima del decesso, l’agente ha rivelato a Lester Horton che il collega
John Benson è stato ucciso non per motivi connessi alla droga, ma perché
in possesso di alcuni nastri che contengono sue registrazioni riservate circa un
eventuale piano statunitense da adottare in Paesi anti-capitalisti, da attuare
tramite l’assassinio di funzionari governativi. L’intenzione della
CIA è di far scomparire quelle memorie e, con esse, tutti coloro che
potrebbero diffonderne il pericoloso contenuto.
L’ex agente è torturato all’interno di un centro di igiene
mentale e poi assiste alla morte di Anne. Il concitato duello finale tra il
sicario CIA Chiva (Ivan Rassimov) e Lester Horton si svolge, infine, tra le
rovine dell’acropoli al vertice dell’isola greca. “Sono
Stato Un Agente CIA” non è, forse, tra le pellicole più riuscite di
sempre, ma la trama idealista e gli sfondi naturali della Grecia, uniti a un
buon ritmo, lo elevano in positivo tra altri prodotti simili diffusi alla fine
degli anni Settanta.
A metà strada tra un poliziesco e un film d’azione, “Sono Stato
Un Agente CIA” beneficia, inoltre, delle musiche di Stelvio Cipriani, un
compositore a suo agio con più di un genere della settima arte.
Nell’arco del decennio ‘di piombo’, l’artista romano
si è cimentato con successo nella stesura di partiture non solo per alcuni
cult del giallo-thriller all’italiana, perché il suo nome ritorna
spesso nei crediti di numerosi drammatici e poliziotteschi, film di fantascienza
ed erotici.
Altissima la qualità delle sue opere. Il suo stile inconfondibile. I temi
portanti di ogni singola pellicola musicata da Stelvio Cipriani sono semplici e
orecchiabili. L’oratorio e la formazione classica, i trascorsi alla CAM,
dove si avvicendano i grandi delle colonne sonore per depositare le proprie
opere, e quelli alla Ricordi, ad accompagnare al pianoforte i giovani cantanti
da provinare. Esperienze diverse che hanno costituito un importante bagaglio di
conoscenze e competenze.
Altre soluzioni creative sono state, invece, figlie dei tempi che correvano. Il
compositore ha da sempre mostrato un certo interesse per le sonorità
d’oltreoceano, dal funk al jazz, fino alla disco. Lo score completo di
“Sono Stato Un Agente CIA (Original Motion Picture Soundtrack)”
(2011), inedito per decadi, è stato stampato in cd dalla Chris’
Soundtrack Corner. Quattro tracce erano già apparse nella raccolta
“Enfantasme / Papaya Dei Caraibi / Sono Stato Un Agente C.I.A.”
(1978) della Beat Records Company.

MUSICA
Il commento sonoro per il film di Romolo Guerrieri, già dietro la cinepresa
per il celebre “Il Dolce Corpo Di Deborah” (1968), prende il via con
l’incendiaria Relax. Feeling disco, mood spensierato. Un’apertura
quasi da ballare più che da ascoltare. Un mix di archi, basso, percussioni e
pianoforte. In un istante, è facile confondere il tema di “Sono Stato
Un Agente C.I.A.” con quello di un film romantico. Anche perché il
seguente C.I.A. Agent è il suo contraltare triste, rimarcato dal flauto.
È legato a doppio filo alla vita in chiaroscuro di Lester Horton, in pensione
e ai margini della società. Il trittico di brani Agent Tale, Journey In
Athens e Athens Reprise costituiscono il lato etnico della soundtrack. Dapprima
romanticismo e violini, poi una composizione scanzonata, in linea diretta con la
tradizione ellenica, e la sua rallentata ripresa. Echi del sound che ha
caratterizzato, ad esempio, un piccolo cult quale “Zorba Il Greco”
(1964) diretto da Michael Cacoyannis.
La partitura di “Sono Stato Un Agente CIA” ha anche i suoi frangenti
oscuri. È il caso di Investigation Rhythm. Una manciata di accordi di
chitarra e i sintetizzatori sullo sfondo per ristrutturare C.I.A. Agent, utili
per punteggiare l’atmosfera durante l’avvio delle indagini sulla
morte di Mehmet. La successiva ripresa di Relax è dolcissima, strategica per
essere associata alle immagini dello scrittore che incontra la sua amata Anne
anni dopo la loro tormentata separazione.
All’interno dell’opera di Stelvio Cipriani ci sono, però, anche
tracce come Sad Death che, in meno di due minuti, offrono una sintesi
dell’intero impianto sonoro. Slanci tribali, perfetti per le sequenze
degli inseguimenti, e un’ulteriore malinconica ripresa della
destrutturata Relax. Convincente il funk Dangerous Memories, sospesa Murder In
Athens, coincidente con il decesso di John Florio, tesa come una corda
Programmed Man. Gli archi e il basso sufficienti per far crescere la tensione.
The Old Spy si pone sulla medesima falsariga. Oltre l’interludio
minimalista, la delicatezza di Lester’s Book e la variante ritmica Lester
And Anna: due brani entrambi derivati da Relax. Il flauto lo strumento
protagonista di Love And Peace, dedicata al panorama di Rodi. Acropolis Fight
è il sottofondo che vivacizza il duello tra le antiche rovine. Brevissima
Another Sad Death, alla stregua di un lamento. Infine, i titoli di coda con
l’immancabile Relax. Una costante incendiaria.

Tracklist:
1.01 - Stelvio Cipriani - Relax (2:11)
1.02 - Stelvio Cipriani - C.I.A. Agent (2:10)
1.03 - Stelvio Cipriani - Agent Tale (2:16)
1.04 - Stelvio Cipriani - Journey in Athens (1:32)
1.05 - Stelvio Cipriani - Athens Reprise (1:33)
1.06 - Stelvio Cipriani - Investigation Rhythm (3:51)
1.07 - Stelvio Cipriani - Relax (Second Version) (2:01)
1.08 - Stelvio Cipriani - Sad Death (1:57)
1.09 - Stelvio Cipriani - Dangerous Memories (2:17)
1.10 - Stelvio Cipriani - Murder in Athens (1:02)
1.11 - Stelvio Cipriani - Programmed Man (2:34)
1.12 - Stelvio Cipriani - The Old Spy (0:34)
1.13 - Stelvio Cipriani - Lester's Book (3:19)
1.14 - Stelvio Cipriani - Lester and Anna (1:58)
1.15 - Stelvio Cipriani - Love and Peace (1:22)
1.16 - Stelvio Cipriani - Acropolis Fight (1:40)
1.17 - Stelvio Cipriani - Another Sad Death (0:18)
1.18 - Stelvio Cipriani - Relax (Third Version) (1:35)