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2024 0-9 z y x w v u t s r q p o n m l k j i h g f e d c b a

Gabriele Coen - Tornare (Colonna sonora originale) '2020

Tornare (Colonna sonora originale)
ArtistGabriele Coen Related artists
Album name Tornare (Colonna sonora originale)
Country
Date 2020
Genre
Play time 25:31
Format / Bitrate Stereo 1420 Kbps / 44.1 kHz
MP3 320 Kbps
Media CD
Size 147 MB
PriceDownload $1.95
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Sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si forma musicalmente
prima alla Scuola di Musica Popolare di Testaccio, poi frequenta i seminari di
Siena Jazz e viene in contatto in diverse occasioni con importanti interpreti
del suo strumento d’elezione (Steve Lacy, Dave Liebman) per poi
completare il percorso di studi con la Laurea in Scienze politiche e con il
diploma in sassofono presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia.

Dalla metà degli anni Novanta è fondatore e leader dei
“Klezroym”, ad oggi la più importante formazione italiana di
musica klezmer con la quale è tra i massimi divulgatori in Europa della
tradizione musicale popolare ebraica reinterpetata in chiave jazzistica. Figlio
d’arte - suo padre Massimo Coen è stato al violino uno dei più
importanti esecutori di musica contemporanea - si forma inoltre come interprete
nel repertorio del sassofono contemporaneo con il quartetto d’archi
“I Solisti di Roma”.

L’esperienza e il percorso maturati con i Klezroym a partire dalla
intensa attività discografica e concertistica in Italia e in Europa, (cinque
album pubblicati per la CNI “Klezroym” (1998),
“Scenì” (2000), “Yankele nel ghetto” (2002),
“Klezroym” (2003), “Venticinqueaprile” (2006), fino alle
le loro diverse importanti evoluzioni, dalla realizzazione della colonna sonora
del film di esordio di Emanuele Crialese “Once We Were Strangers”
(1997), all’esperienza teatrale di “Saccarina cinque al
soldo” di e con Ascanio Celestini (2001), alle tre stagioni televisive
come in-house band della trasmissione “Dove osano le quaglie” (dal
2002) con Antonello Dose e Marco Presta, confluiscono poi
nell’attività solistica con la fondazione nel 2004 del quartetto
“Gabriele Coen - Atlante sonoro” (Lussu, Loddo, Caponi) con il quale
pubblica due dischi “Duende” (2004) e “Alhambra” (2006),
sempre per l’etichetta CNI.

Con questi due lavori, Gabriele propone un inedito e personale incontro tra il
jazz e la world music, compiendo un viaggio a 360 gradi nella fusione tra le
diverse tradizioni musicali ebraica, mediterranea, balcanica e il jazz
contemporaneo, affiancando la produzione di composizioni originali alla
reinterpetazione di materiale tradizionale.

Parallelamente, Gabriele amplia la sua intensa attività didattica e
divulgativa che vede uno dei suoi momenti più importanti nella pubblicazione
del saggio “Klezmer, la musica popolare ebraica dallo shtetl a John
Zorn” edito nel 2000 da Castelvecchi e in seguito nella pubblicazione del
saggio “Musica errante. Tra folk e jazz: klezmer e canzone yiddish”
edito nel 2009 da Stampa Alternativa entrambi scritti a quattro mani con Isotta
Toso.

Intanto, diversifica la sua produzione lavorando come compositore e interprete
sia per la danza (Fuciarelli, Patimo), la televisione (Rai Educational, La
Grande Storia, Geo&Geo), il teatro (Scaparro e Lisa Ferlazzo Natoli con le
produzioni originali “L’alfiere” per il Roccella Jonica Jazz
Festival (2005) e “La casa d’argilla per la Fondazione Teatro Due
Festival di Parma (2006) e infine per il cinema realizzando in collaborazione
con Mario Rivera le colonne sonore dei film “Notturno Bus” di Davide
Marengo (2007) e “Scontro di civiltà per un ascensore a piazza
Vittorio” di Isotta Toso (2010). L’incontro con Mario Rivera matura
anche nella produzione musicale per il teatro con il “Satyricon” di
Renato Giordano con Michele Placido e Giorgio Albertazzi (2007).

Nel 2005 fonda intanto il quintetto “Gabriele Coen Jewish
Experience” (Lussu, Berg, Loddo, Caponi) con il quale pubblica nel 2009
l’album d’esordio “Golem” per l’etichetta
Alfamusic, distribuito da Egea. Con il quintetto, Gabriele raggiunge una nuova
maturità espressiva nel proporre il materiale musicale ebraico in chiave
jazzistica fino al folgorante incontro con John Zorn a New York
nell’estate del 2010 e l’ingresso nella scuderia della
“Tzadik” la prestigiosa etichetta indipendente di Zorn che produce
l’album “Awakening” (2010) Il suo è il primo ensemble
italiano a produrre un disco per la “Tzadik”, che è diventata
negli anni un punto di riferimento importante per il jazz contemporaneo, nella
collana “Radical Jewish Culture” che John Zorn ha voluto dedicare
alle migliori espressioni della nuova musica ebraica a livello internazionale.
Di Gabriele Coen e del suo progetto John Zorn ha scritto: “Gabriele Coen
è compositore e interprete di uno dei più entusiasmanti esempi di Nuova
Musica Ebraica, capace di combinare una profonda conoscenza e un sincero
rispetto per la tradizione, con un eccezionale intuito comunicativo e
sensibilità immaginifica. All’avanguardia, eppure fermamente radicato
nella tradizione, il progetto “Jewish Experience” esprime passione,
integrità e un’impeccabile arte interpretativa”.
“Awakening” è stato presentato nelle più importanti occasioni
jazzistiche in Italia e anche a New York in una serata speciale al “The
Stone”, il locale di Zorn dove si esibiscono abitualmente i più
importanti esponenti dell’avanguardia musicale americana e
internazionale.

Gabriele prosegue intanto la sua attività concertistica e interpretativa con
la “Piccola Banda Ikona” (Saletti, Eramo, Rivera) e da vita con
Giovanni Palombo, Benny Penazzi e Andrea Piccioni al progetto “Camera
Ensemble” con il quale pubblica l’album omonimo per
l’etichetta Helikonia (2010). Collabora inoltre con numerosi altri
interpreti tra i quali Elisabetta Antonini e Alessandro Gwis. Lavora ancora a
teatro con Mariangela Melato e Michele Placido in “Odio e Amo. Spoon
River” (2008), con Dino e Filippo Gentili in “Scintille”
tratto dall’omonimo romanzo di Gad Lerner (2010) e con Stefano Cioffi in
“Queste mani vengono con me” con Ennio Fantastichini (2010) e
“La torta in cielo” con Galatea Ranzi (2012).

Nel 2013 è uscito il suo nuovo lavoro discografico per la
“Tzadik” di John Zorn, “Yiddish melodies in Jazz” ancora
una volta nella collana “Radical Jewish Culture.

Tracklist:
01. Gabriele Coen - Persian Consciousness (Extended Version) (3:53)
02. Gabriele Coen - Undertow (1:25)
03. Gabriele Coen - A Thing of Beauty (2:21)
04. Gabriele Coen - Out of Your Depth (2:19)
05. Gabriele Coen - Dance With Me (1:18)
06. Gabriele Coen - Poetics (Extended Version) (3:50)
07. Gabriele Coen - Getaway (1:00)
08. Gabriele Coen - Persian Consciousness (0:54)
09. Gabriele Coen - Out of Your Depth (The Kiss) (1:09)
10. Gabriele Coen - Struggling With the Past (0:56)
11. Gabriele Coen - Motherhood (1:47)
12. Gabriele Coen - Poetics (2:04)
13. Gabriele Coen - Solhymn (2:36)

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